SMOG: A MILANO GIA’ BRUCIATI I 35 GIORNI ANNUI DI SUPERAMENTO DELLE POLVERI SOTTILI CONSENTITI DALLA NORMATIVA EUROPEA
Legambiente: “Il 2022 si annuncia anno nero per l’inquinamento se non verranno attivate subito misure efficaci per ridurre le emissioni che sono la causa dell’accumulo di inquinanti nell’aria invernale”
Milano, 20 Febbraio 2022 – A 50 giorni dall’inizio dell’anno Milano ha già visto andare in fumo il “bonus” dei 35 giorni di superamento dei livelli massimi di polveri sottili concessi annualmente dalla normativa europea. Vale a dire che per il 70% delle giornate la gran parte dei lombardi ha respirato aria avvelenata. Una concentrazione che ha toccato addirittura picchi di 56,5 microgrammi per metro cubo registrati alla centralina di via Senato a Milano. Un dato allarmante per la salute dei cittadini, sempre più esposti al rischio di sviluppare patologie ai danni dell’apparato cardio-respiratorio.
«Non saranno certo i venti previsti dalla giornata di lunedì a salvare la situazione, ormai drammaticamente cronica, potranno solamente portare una tregua in un trend che è destinato a peggiorare – sottolinea Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia –. Fino a che nelle città lombarde continueranno a circolare anche i diesel più inquinanti e i controlli antismog saranno pressoché inesistenti, da questa condizione non ne usciremo. Il 2022 si prospetta l’anno nero per l’inquinamento dell’aria, se non verranno attivate subito misure efficaci per ridurre le emissioni che sono la causa dell’accumulo di inquinanti nell’aria invernale. Mentre la Regione latita, ci aspettiamo almeno un atteggiamento ben più coraggioso da una città come Milano che, invece, per non affrontare polemiche ed emendamenti sul Piano Aria e Clima, concede la circolazione ai diesel più vecchi se dotati della scatola nera MoVe-in».