“La Legambiente che vorrei” è il titolo scelto per l’assemblea dei circoli Lombardi di Legambiente che si è svolta sabato 26 a Milano. Dopo i saluti iniziali della presidente Barbara Meggetto e del direttore regionale Andrea Causo, i circa 80 partecipanti sono stati divisi in 5 gruppi per confrontarsi sulle sfide che l’associazione vive, i contributi e il valore che i volontari e i circoli territoriali possono apportare e le aspettative per il futuro. Dai tavoli di lavoro sono emerse diverse criticità legate al ricambio generazionale, all’efficacia comunicativa adeguando toni e linguaggi all’attualità, al dialogo con le altre realtà territoriale sia politiche che sociali. Ma al contempo si fanno strada idee e energie positive per mettere in campo un cambiamento sia all’interno della rete associativa sia nel contesto sociale in cui Legambiente agisce. Divulgazione e formazione, capacità di dialogo, esperienza, rigore scientifico sono le caratteristiche che contraddistinguono Legambiente e da cui partire, ma certamente la sfida di rinnovamento è centrale. Per farlo, come ha sottolineato Elena Ferrario, presidente di Legambiente Bergamo e parte del gruppo nazionale di Scuola e Formazione, è partire dal contributo che come legambientine e legambientini, ambientalisti/e e attivisti/e siamo in grado di dare ai ragazzi, alle studentesse, agli/alle insegnanti, soprattutto attraverso attività di educazione ambientale non formali. Tanti i temi ritenuti fondamentali che sono stati discussi e approfonditi nel pomeriggio: agricoltura, risorse idriche, mobilità, comunità energetiche, lotta al consumo di suolo, emissioni, economia circolare, ampliamento della base associativa, rinnovamento urbano attraverso interventi per esempio di urbanistica tattica, presidio territoriale a difesa delle aree naturali e strategie di protezione della biodiversità. A chiusura il contributo di Giorgio Zampetti, direttore nazionale di Legambiente che ha sottolineato il valore della capillarità della rete associativa. L’assemblea è innanzitutto un momento importante di aggregazione, soprattutto dopo il lungo periodo di distanziamento vissuto a causa del Covid, ma anche un’occasione di riflessione sul presente è il futuro dell’associazione e di confronto tra territori, utile per rinnovare l’entusiasmo e la collaborazione che anima i tanti volontari che ogni giorno con impegno e passione si spendono a difesa dell’ambiente in cui vivono.