Lunedì 21 ci sarà un Consiglio Comunale straordinario su richiesta delle opposizioni, che lamentano la mancanza di discussione consigliare sui progetti legati alle “opere infrastrutturali di grande impatto sulla città”.
Ci fa piacere sapere che finalmente in Consiglio Comunale si affrontino questi temi: abbiamo avuto diversi riscontri di come troppo spesso, sulle grandi questioni che riguardano la città, il Consiglio Comunale non abbia approfondito i temi, al punto che spesso ci si è domandati come abbiano potuto i consiglieri esprimere un voto informato.
Purtroppo molte opere sono considerate dalla Giunta come acquisite e indiscutibili, sebbene sia evidente che non sono le migliori per la città (solo per fare gli esempi più noti: parcheggio della Fara, sviluppo dell’aeroporto, radiofaro, edificazioni al Parco Ovest II); ci auguriamo, invece, che da questo risveglio delle opposizioni possa nascere un dibattito utile e proficuo.
Auspichiamo anche che i due progetti inerenti al sistema ferroviario, Bergamo Orio al Serio e raddoppio Ponte San Pietro – Bergamo – Montello, portino a riavviare un dialogo con i comuni contermini perché è evidentemente necessario un ragionamento unitario di dimensione metropolitana, in cui vengano coinvolti tutti coloro che, a vario titolo hanno il compito di rappresentare i cittadini fino ai massimi livelli politici e, solo in seguito, i soggetti tecnici. La città chiede di venire rappresentata dai propri amministratori e di non subire le decisioni prese da RFI, calate dall’alto senza la reale conoscenza dei territori.
Noi ci auguriamo che quello di lunedì sia il primo passo verso un approccio più democratico, che consenta di compiere una svolta anche in quei progetti che paiono decisamente sbilanciati verso l’interesse del privato, come nel caso di Porta Sud. Di questo intervento, che trasformerà la città, nessuno sa niente se non attraverso un masterplan di un privato e scampoli di notizie prese dai giornali.
Non è sufficiente promettere le sole compensazioni ambientali, senza informare adeguatamente la città dei cambiamenti in atto: invece di considerare un fastidio chi chiede partecipazione, come è emerso in questi anni, sarebbe molto più semplice e efficace offrire informazione.
Ed ecco il nostro appello, a maggioranza e opposizione: condividete le scelte, informate la città, ascoltate i bisogni reali delle persone. Il PNRR deve rappresentare l’occasione della transizione ecologica, non la ragione per cui si realizza con la fretta qualcosa che va in un’altra direzione, soprattutto dopo che il Consiglio Comunale ha dichiarato lo stato di emergenza climatica.