IL CORAGGIO DI CAMBIARE PASSO: IL PARCO OVEST, UN’OCCASIONE MANCATA

Via libera del Consiglio comunale, alla realizzazione del piano attuativo di trasformazione del Parco Ovest 2. Un progetto che, a nostro avviso, è una pessima mossa che contraddice tutti i percorsi di tutela del suolo, della biodiversità urbana e di contrasto ai cambiamenti climatici.

Un’operazione triste che racconta un’amministrazione troppo attaccata agli oneri di urbanizzazione raccolti nella periferia cittadina a favore della rinascita del centro.

Quando magari basterebbe usare meglio i (tanti) soldi che stanno arrivando a Bergamo negli ultimi anni. 

L’operatore privato, Ferretti Casa, che da sempre si presenta come “sostenibile” ne esce, invece, come un cementificatore ordinario interessato solamente alla massimizzazione del profitto.

Ci sarebbe voluto davvero molto poco per cambiare le carte in tavola e per far sì che un terreno comprato ad un’asta giudiziaria diventasse il fiore all’occhiello di un progetto che dimostra reale lungimiranza

“Parco Ovest è un luogo colmo di valenza naturalistica e ambientale. Per questo, qualunque intervento di trasformazione dovrebbe in primis prevederne la salvaguardia tutelandone le specifiche peculiarità naturalistiche, le aree verdi, la biodiversità, l’avifauna e la flora e la fauna in generale. Solo dopo l’analisi attenta di questi aspetti, che andrebbero vincolati in modo totale, dovrebbe poi rendersi possibile l’individuazione delle aree eventualmente edificabili nel rispetto della morfologia del luogo, degli elementi del paesaggio, della visibilità di Città Alta, delle connessioni verdi e del collegamento funzionale col Parco Agricolo Ecologico e con i quartieri afferenti” scrivevamo in un nostro precedente comunicato su questo tema.  

Lo ribadiamo anche oggi.

È evidente che, nonostante il tentativo di un processo partecipato non si sia riusciti a consolidare solide basi per uno scambio produttivo tra l’amministrazione e la città: quello che manca e che è mancato alla maggioranza che governa è il coraggio di ascoltare i desideri chiaramente espressi dalla cittadinanza.

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