Venerdì 12 febbraio si è svolto un incontro tra l’amministrazione comunale, rappresentata dal Sindaco Gori e dall’assessore Zenoni, e le associazioni per Città Alta e Colli, Italia Nostra, Legambiente rappresentate dai loro presidenti Beppe Cattaneo, Paola Morganti e Elena Ferrario.
L’incontro nasce da una richiesta delle associazioni, espressa in una lettera datata maggio 2020, di aprire un dialogo sul travagliato cantiere del parcheggio della Fara. Si era in un momento di ripresa della normalità dopo la prima ondata della pandemia, è sembrato naturale chiedere una consapevolezza maggiore e un concreto cambiamento negli stili di vita. E il fatto che da oggi il governo abbia un Ministero per la Transizione Ecologica dà ragione alle nostre convinzioni.
Sin dalla comparsa del progetto del parcheggio, circa 20 anni fa, le tre associazioni hanno evidenziato l’incongruità dell’opera e il suo impatto su un territorio così delicato, unendo le voci per cercare di scongiurare l’avvio del cantiere. Ma l’iter è proseguito, nonostante i cambi di amministrazione, nonostante che si fosse creata una forte attenzione da parte dei cittadini e nonostante i grandi problemi sorti nel tempo, tra i quali quelli strutturali (la frana, lo sversamento di materiale contaminato) e quelli procedurali, che ora vedono nuovamente il cantiere fermo in attesa di una nuova gara di appalto.
Da questi due fattori, ovvero il particolare momento storico e l’incongruità del parcheggio, e dalla certezza che quel luogo, un tempo ricco di fascino e di naturalità è ormai irrimediabilmente perso, è nato il tentativo di chiedere un ripensamento per un utilizzo alternativo di quell’area, che sia veramente al servizio di Città Alta e che ne ridimensioni l’impatto finale, in termini di struttura e di traffico di mezzi privati.
La proposta di un utilizzo differenziato multifunzionale (riduzione dei parcheggi e destinazione ai residenti, hub carico/scarico merci, nolo bici, di un progetto di sistemazione dell’area verde sovrastante condiviso, ecc), avanzata nel corso della riunione, è stata ascoltata, ma categoricamente non presa in considerazione. Questi impieghi alternativi non garantiscono, secondo l’Amministrazione, il ritorno economico dell’investitore (Bergamo parcheggi è a prevalenza di proprietà di un soggetto privato, Atb in minoranza) oppure non necessitano di partecipazione da parte dei cittadini e quindi vanno scartati a priori.
Il sindaco Gori e l’assessore Zenoni hanno confermato il progetto così come già noto, non lasciando nessun margine di revisione. Resta, come prevedibile, la loro convinzione dell’utilità del parcheggio anche per liberare, a progetto realizzato, alcune piazze (Cittadella, Angelini) e destinare ai soli residenti i parcheggi in piazza Mercato del Fieno e sulle Mura.
Quindi, nonostante la mobilità cittadina sia cambiata in questi anni e di più lo sarà nei prossimi, nonostante il progetto sia vecchio di 20 anni, si ritiene conveniente rimanervi ancorati, senza nemmeno esplorare possibilità alternative.
Ciò che ha mosso le associazioni è la convinzione che siano richieste capacità e intelligenza ad ogni amministrazione e ad ogni governo che abbia a cuore la salute delle persone. Saper cambiare modelli e progetti a fronte di quanto sta accadendo, riteniamo che sia una dimostrazione di queste capacità: una transizione ecologica che punti sempre di più su mobilità sostenibile e tutela dell’ambiente e della salute. Sarebbe (stata) un’ottima occasione.
Ma poiché, nonostante tutto, non vogliamo rinunciare a sperare in un doveroso ripensamento su un progetto ecologicamente sbagliato, oggi e per le future generazioni, ci appelliamo alle sensibilità, intelligenze e professionalità di cittadini e associazioni perché attivino partecipazione e supportino con idee e proposte un diverso destino, ambientalmente ed economicamente sostenibile, per questo luogo.
lettera Via Fara maggio 2020
Parcheggio Via Fara – Sollecito Comune 26.01.21