Comunicato del Circolo Legambiente Val Cavallina Val Calepio.
Riguardo ai due recenti progetti che interesseranno il nostro lago (struttura ricettiva alla spiaggia Gerù di Endine e rifacimento di tratto di lungolago a Spinone) da associazione che ha fortemente a cuore l’ambiente, riteniamo doveroso esprimere qualche critica e speriamo, qualche utile consiglio affinché non vengano irrimediabilmente snaturate le peculiarità del lago.
Crediamo che in una regione come la nostra caratterizzata da un’ambiente massicciamente antropizzato e costruito, il piacere di visitare il lago di Endine derivi in primo luogo dal suo essere diverso e più naturale rispetto ai luoghi in cui viviamo di solito.
Questa semplice, ma basilare convinzione ci porta ad affermare che mettere in opera progetti che ricalcano quelli tra cui viviamo di solito, alla lunga non farebbe che danneggiare l’attrattiva del lago ottenendo risultati inversi da quelli prefissi.
Ci permettiamo di affermare che modello di successo da seguire ed imitare in termini turistici dovrebbe essere quello Trentino, in cui la pratica di sport a basso impatto ambientale, il rispetto per la natura ed il paesaggio, uniti alla valorizzazione dei prodotti locali e della cucina, tanti ottimi risultati sta portando a quella regione.
Quello che ci piacerebbe vedere e che secondo noi sarebbe anche remunerativo a lungo termine è: il Lago di Endine come “Trentino” della bergamasca…
Per questo:
Per eventuali progetti futuri di recupero, auspichiamo che le amministrazioni rivierasche autorizzino con la massima attenzione, solo strutture a basso impatto visivo che richiamino la storia e la tradizione tipica dei luoghi valorizzandoli, evitando anonime strutture moderne, che passano presto di moda, e che nulla hanno a che fare con la storia e la tradizionale edilizia del territorio.
Evitare l’uso di materiali artificiali e di facile deperibilità, e prediligere quelli locali di qualità con lavorazioni artigianali ed artistiche a cui gli agenti atmosferici e la patina del tempo non faranno che dare un valore aggiunto.
Evitare nuovo consumo di suolo.
Ci auguriamo che il “faro” di chi amministra ed ha la responsabilità di tutelare e migliorare il lago dal punto di vista turistico sia : la bellezza unita alla sostenibilità
Distinti Saluti. Il Presidente Armando Caldara